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I feudatari

di Vincenzo Falasca

 

Distrutta Grumentum per opera dei Saraceni, sul finire dell’anno 1000, in più fasi, la parte più consistente dei superstiti trovò rifugio sull’antistante colle di Saponaria.

Il nuovo insediamento dei grumentini, infeudato dai Normanni intorno al 1060, conobbe quale primo Feudatario Roberto d’Altavilla, Conte di Montescaglioso. Confiscata al figlio di Roberto, Guglielmo, per la ribellione contro il Re Ruggiero II, venne assegnata alla famiglia dei Fasanella.

In epoca sveva (1246) troviamo Saponaria sotto il dominio di un Tommaso di Fasanella che, a sua volta, avendo partecipato alla Congiura di Capaccio, si vide confiscato il feudo dall’Imperatore Federico II.

Anche Manfredi fece saccheggiare la cittadina da bande di Saraceni perché i Sanseverino, che ne erano venuti in possesso nel 1254, parteggiavano per gli Angioini.

Carlo I d’Angiò restituì nel 1267 Saponaria a Ruggiero Sanseverino, Conte di Marsico e Saponaria. Sotto il Vicereame spagnolo e con gli Aragonesi, Sigismondo Sanseverino partecipò alla Congiura dei Baroni del 1487 e si vide confiscato il feudo, poi restituitogli nel 1496. Con Ugo III Sanseverino nel 1516 avvenne il luttuoso episodio dei suoi 3 figli, avvelenati dallo zio Girolamo per impossessarsi del feudo.

Successivamente i Sanseverino di Saponaria conobbero periodi di grande splendore allorquando dal 1622 divennero, con Luigi, Principi di Bisignano, primo Principato del Regno di Napoli.

Con Carlo Maria Sanseverino Saponaria raggiunse il massimo splendore. Egli divenne Preside della Regia Udienza di Basilicata e sua figlia Aurora fu una nota poetessa dell’Arcadia romana. I suoi successori, Luigi Seniore, Pietrantonio, Francesco Vincenzo e Tommaso, divennero per la feudalità del Regno vero punto di riferimento. Tommaso venne addirittura nominato Ministro del Regno di Napoli. Suo figlio Pietrantonio, con la Legge eversiva del Feudalesimo, si disfece dei residui beni ereditati. L’ultimo feudatario di Saponaria fu Luigi Sanseverino, figlio di Pietantonio, XVI Principe di Bisignano, morto nel 1888.

Nel 1853 i Sanseverino vendettero tutti i loro averi in Saponaria alla nobile famiglia normanna dei Giliberti, nella persona del Gran Priore di Bari Giulio Cesare Giliberti.

 

 

 


 

Copyright testo e immagini (ove non inseriti altri riferimenti) di Vincenzo Falasca.